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Informatica di base: variabili e costanti


L'automazione di una attività implica  la necessità di studiare un sistema, rappresentarne la realtà osservata in modo semplificato attraverso un modello quindi individuare, classificare  e selezionare i dati.

All'interno del problema considerato, vengono  individuate  le entità che lo  caratterizzano. Ciascuna di esse può essere presente nella realtà osservata con diversi esemplari ai quali associamo i diversi valori che possono essere assunti dall'entità.

Per fornire una rappresentazione più precisa, ma sopratutto più formalizzata, nel modello vengono  introdotte le proprietà delle entità che possono assumere valori specifici. Le proprietà delle entità prendono il nome di variabili o costanti.

La variabile è un oggetto che contiene il dato necessario all'elaborazione.

I nomi che diamo alle variabili o alle costanti per distinguerle all'interno del problema si chiamano in modo generico identificatori.

variabili e costanti sono caratterizzate dal tipo di dato che contengono.

Tipi di variabili Spazio occupato in memoria
Intera ( numero intero) 2 byte
Reale ( numero con virgola) 4 byte
Char  ( caratteriale ovvero alfabetica) 1 byte
Stringa  ( sequenza di caratteri) tanti byte quanti sono i caratteri
Costante  

Quando in  un programma si intende fare uso di una variabile è necessario dichiararla prima del suo utilizzo specificando  il nome ed il tipo.

La dichiarazione del tipo è importante perché  determina i possibili valori che la variabile può assumere.

La sintassi generale della dichiarazione di una variabile è la seguente:

<tipo> <nome> [= <valore iniziale>]

Il valore iniziale non è obbligatorio può quindi essere omesso a meno che non si tratti di costanti che debbono essere obbligatoriamente essere dichiarati anche in valore in maniera esplicità.



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